A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

venerdì 24 giugno 2016

Ancora filosofia, ancora saggezza

Ancora parole d'altri per esprimere una convinzione mia : "La filosofia non è la saggezza, ma è, essenzialmente connessa con la saggezza, cioè con un'immagine delle cose che, si suppone, è nell'insieme superiore - più vera e di maggior valore - rispetto a quella del senso comune." (Diego Marconi)

venerdì 17 giugno 2016

Saggezza e filosofia

Lo dico con parole di altri, per rendere l'affermazione più salda e più credibile, anche se io stesso l'ho detto molte volte e in molti modi:  "La saggezza non è uno stato che metterà fine alla filosofia, ma un ideale inaccessibile che motiva la ricerca senza fine del filosofo. La filosofia, quindi, in quanto sforzo verso la saggezza, deve essere insieme, e indissolubilmente, discorso critico ed esercizio di trasformazione di sé." (Pierre Hadot)

giovedì 16 giugno 2016

Una comunità di pensiero

Il Filosofo Praticante non si situa nella linea di successione accademica, e dunque è fuori della scena istituzionale della filosofia. E' il suo limite e insieme la sua forza. Il suo ambiente non è il chiuso di una istituzione, ma l'aperto dell'esistenza vissuta. Ciò non lo rende adatto ad apparire in una "storia della filosofia" del futuro, ma probabilmente potrebbe renderlo adatto ad entrare in una  futura "storia della società". Sempre ammesso che il Filosofo Praticante possa costituire a sua volta una "comunità di pensiero".
Ma i Filosofi Praticanti possono costituire una comunità di pensiero? La risposta è difficile. Bisogna prima intendersi sul senso della "comunità". E ciò che di primo acchito appare chiaro è che una ipotetica comunità futura dei Filosofi Praticanti dovrebbe per forza essere diversa dalle diverse forme di comunità cui i filosofi hanno aderito nella storia millenaria della nostra civiltà. Con quali forme? Con quali caratteristiche? Forse è venuto il tempo di interrogarsi su questo.