tag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post5057697341199558502..comments2022-04-09T19:58:21.128-07:00Comments on Stefano Zampieri il blog: Oltre l'antropologia dualisticaStefano Zampierihttp://www.blogger.com/profile/13157047040648021289noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post-49449996173427636632016-02-20T14:55:52.056-08:002016-02-20T14:55:52.056-08:00Certo, una pratica filosofica "advaita"....Certo, una pratica filosofica "advaita"... Torniamo all'embricazione di agire, pensare, parlare, essere. Il lavoro che proponi è enorme, ma vi sono già diversi tasselli del mosaico ben collocati. Tradizioni "Vedanta" a parte (e buddhistiche, come lo Yogacara), non manca qui anche in Occidente abbia pensato il corpo come corpo simbolico, parlante, certo equivoco, come equivoco è anche il linguaggo verbale... Tu parli di "gesto", spesso. Plotino dice in un passo: "Spesso anche qui ci si intende con un semplice sguardo" ("qui", cioè nel mondo sensibile, come, secondo lui, nel mondo delle idee). Il platonismo mi affascina anche per questo. A torto considerato per lungo tempo "dualistico" (quasi proiettando su di esso il modello cartesiano del rapporto anima-corpo), si tratta, in effetti, di un radicale monismo. Certo, ai limiti dell'acosmismo... Ma, se tutto è uno, ha poi così senso distinguere se si tratta di "materia", "energia", "spirito"? Sono solo parole (come dice la canzone). Quello che ci interessa è come questo "qualcosa" ci permetta di vivere, comunicare, intenderci, amare. Più vicina a noi la fenomenologia ha tentato di pensare quest'identità soggetto-mondo (noesi-noema) a partire da una nozione radicale di esperienza vissuta. Insomma, premesse culturali abbondano...Giorgio Giacomettihttps://www.blogger.com/profile/05324460793867612178noreply@blogger.com