tag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post7719678634656215167..comments2022-04-09T19:58:21.128-07:00Comments on Stefano Zampieri il blog: Meta teoria praticante? Stefano Zampierihttp://www.blogger.com/profile/13157047040648021289noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post-9103482068223663142016-08-01T05:49:57.272-07:002016-08-01T05:49:57.272-07:00Perfettamente d'accordo. L'equivoco di alc...Perfettamente d'accordo. L'equivoco di alcuni è che per fare filosofia si tratti di tentare di mettere in discussione la tesi del primo che parla (o che scrive), anche storicamente parlando. In questa visione, se io sono il primo a sostenere una tesi, a promuovere un movimento culturale, a fondare un'associazione ecc. nessuno può mettere in discussione la direzione che ho originariamente impresso a tutto questo se non mi convince del mio torto confutandomi. <br />Ma è chiaro il sofisma di tale posizione. Si tratta della questione dell'onere della prova. Sembra di assistere al gioco infantile in cui primo a dire "mio" si aggiudica un premio. <br />Ma un'as-socia-zione differisce da una "comunità" o da una "chiesa" obbediente ai dogmi del fondatore (si chiami Paolo di Tarso o Epicuro d'Atene) perché i "soci" sono tutti uguali e insieme, soprattutto, diversi. Si associano per un' "aria di famiglia" che avvertono, ma non perché firmino una cambiale in bianco al fondator dell'associazione. Ciascuno, associandosi, "è più libero di prima" come direbbe Rousseau: conserva il diritto che la sua "visione" venga presa sul serio come quella di tutti gli altri (e dello stesso fondatore); essa è degna di venire condivisa o, se vi si riesce, confutata non meno di quella degli altri (e dello stesso fondatore).Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03996003995416728375noreply@blogger.com