tag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post5995987281057882486..comments2022-04-09T19:58:21.128-07:00Comments on Stefano Zampieri il blog: FASE DUEStefano Zampierihttp://www.blogger.com/profile/13157047040648021289noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post-62716424768934983272018-05-30T23:59:14.738-07:002018-05-30T23:59:14.738-07:00BelloBelloAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/01115270648693517297noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post-39679245347109546062018-04-28T12:03:23.100-07:002018-04-28T12:03:23.100-07:00Condivido l'idea che sia urgente e necessario ...Condivido l'idea che sia urgente e necessario che rinasca il filosofare (non la filosofia come disciplina) nel quotidiano, così come - si racconta - si faceva nel mondo greco-romano. La crisi delle tradizionali agenzie di senso (chiese, partiti, scuola, scienza ecc.) è sotto gli occhi di tutti. Non si tratta di praticare il pensiero critico (solo) per il piacere di farlo (questo lo si è sempre fatto, in ogni epoca), ma (soprattutto) per la necessità di farlo, in una fase storica che lo richiede. Mi colpisce, positivamente, questa curiosa insistenza che metti, non da ora, sulla dimensione "spaziale" piuttosto che "temporale" (penso alla classica "scholé", all'ozio filosofico, come "tempo libero") del perimetro del filosofare. Forse è un modo in linea con l'intuizione di una certa "fine della storia" di intendere i modi in cui la pratica filosofica deve necessariamente darsi limiti nel momento stesso in cui deve pur sempre trasgredirli (per riversarsi nel "resto" della vita). Però, allora, accettando questa metaforica spaziale, non parlerei tanto di "fase due", ma di "luogo due", un "altro luogo" del filosofare contemporaneo, con la caratteristiche intriganti che gli attribuisci, non necessariamente contrapposto alla consulenza filosofica come professione, al counseling filosofico, alla philosophy for community e neppure all'eventuale (spesso evocata, quanto realizzata?) "filosofia in azienda". Non vedo contraddizioni, almeno immediatamente, in questo possibile pluralismo delle pratiche, in cui si dà... "spazio" a tutte e a ciascuna. Certo, ciascuna dovrà sorvegliare se stessa, il proprio tasso di filosoficità, la capacità di resistere alle sirene dell'ambiente in cui viene praticata (che vorrebbe, a volta a volta, che il filosofare, limitando se stesso, si asservisse al benessere immediato dei clienti, alla crescita dei profitti ecc.). In questo quadro rinvio ai miei interventi sul tema del rapporto critico, ma non nullo tra consulenza filosofica come professione e le "normali" professioni d'aiuto (non impegnate a rivendicare la propria filosoficità).Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03996003995416728375noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post-67767440705945600512018-04-28T11:59:40.926-07:002018-04-28T11:59:40.926-07:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03996003995416728375noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2840421436967766279.post-57563591785796171892018-04-26T22:53:42.179-07:002018-04-26T22:53:42.179-07:00Pratico la filosofia come riflessione sull'esi...Pratico la filosofia come riflessione sull'esistente come possibilità di crescita in classe e nel mio gruppo di biodnaza...osservo che l'assunzione della ricerca è aperta a tutti, non sempre la dedizione che richiede è ricercata...d'accordo con Stefano...fase 2, non mollare e per me trasformare senza pregiudizi la forma...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03641211543564085687noreply@blogger.com