A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico
lunedì 2 aprile 2012
La stella che non c'è
Il film di Amelio con Sergio Castellitto è davvero molto particolare (e questo è un giudizio positivo in un periodo di convenzionalismi, omologazioni e luoghi comuni), perché rovescia le parti, questa volta è un operaio italiano, probabilmente disoccupato che va in Cina, per una sua ostinazione personale, perché vuol ribadire la dignità del lavoro e del lavoratore, perché lui sa come rimediare il difetto nell'impianto che i cinesi hanno acquistato dalla sua fabbrica dismessa. Ma la Cina che appare è diversa da come ce la immaginiamo, è un paese di grandi povertà e di lavoratori sofferenti, perché forse proprio qui sta il punto, da un continente all'altro, da un paese all'altro, la sofferenza del lavoro non cambia, comune è la fatica, la disperazione, la sventura personale che segna esistenze e destini. E' un film lento di una lentezza che prende.
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