A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

mercoledì 8 gennaio 2025

Tim Ingold, Siamo linee 2015


L'antropologo si fa filosofo e mostra la vicinanza delle due pratiche conoscitive quando si tratti di analizzare le forme dell'umano come si sono realizzate nelle società antiche e moderne. Qui Ingold raggiunge una vetta di astrattezza nel tentativo di mostrare, nella pratica, il grande mistero della relazione umana e della relazione tra l’uomo e l’universo. Provo a sintetizzare anche se può sembrare un po’ astruso.
Ingold contrappone alla metafora delle bolle tipica di Sloterdjik quella della linea: ogni essere vivente è un fascio di line    e.
In un mondo di bolle non potrebbe esserci vita sociale perché non c'è vita sociale che non sia un intreccio di linee, tutte le forme di vita sono  composte da una combinazione di linee e di bolle.
Bolle = volume, massa, densità, territorializzazione.
Linee = capacità di torcersi, flettersi, deterritorializzazione.
Per indicare il gruppo formato dalle bolle usa il termine assemblaggio, (per non dover ricorrere ai classici concetti dell'aggregato di individui distinti o la totalità in cui i singoli componenti si perdono), ma per quanto riguarda le linee, la socialità che si forma è piuttosto una polifonia in cui ogni singolo a turno riprende la melodia e introduce un nuovo tema, "il risultato non è un assemblaggio ma un rondò" (31-32).  Spencer: la società è un insieme di bolle
Durkheim: la società è un'unica grande bolla.
Mauss: l'uomo vive una realtà oceanica, come l’anemone o la piovra, dove ognuno deve attaccarsi agli altri, non fondersi, non aggregarsi  ma intrecciarsi.
Ciò che importa allora è la vita delle linee non il superorganismo che nasce dalla fusione, dal contatto come accade nella prospettiva sociologica.
Il legame tra le linee ha la natura del nodo e dell'intreccio, da cui nasce il cesto o il tessuto, "l'annodatura è il principio fondamentale della coerenza . " (43)
Il nodo in cui le forme stanno insieme. Di solito alla metafora del nodo si preferisce quella del  mattone, della catena o del contenitore. Se gli oggetti sono bolle, nomi "il mondo delle cose è un mondo di nodi " (47) allora c'è un mondo senza oggetti, ma solo accadimenti, verbi. L’annodatura avviene nei quattro domini:
- i flussi e i modelli di crescita dei materiali
- i movimenti e i gesti corporei
- la percezione sensoriale
- le relazioni umane.
  Durkheim: la società è un continuum senza cuciture.
Bisogna distinguere:
- stereotomia, l'arte di tagliare i solidi per assemblarli principio del cumulo, la gravità trattiene verso terra
- tettonica, arte della giuntura, carpenteria, principio del nodo, si alza o è sospeso nell'aria
Modello grattacielo: i componenti vengono calati dall'alto
Modello montagna: estrusione, si solleva dal basso, suolo.
L'uomo vive al suolo:
1 Il suolo è un campo di differenze, appare cioè infinitamente variegato
2 l'uomo percepisce il suolo cinesteticamente.
3 Il suolo è composito, cioè è formato di una varietà di materiali;
4 il suolo subisce una generazione continua.
Essere al suolo influisce sul modo della conoscenza:
- camminando si acquisisce conoscenza
- il camminatore racconta, conoscenza narrativa prima che descriva
- la mente del camminatore è la natura stessa nella sua varietà.
La lineologia è anche una meteorologia. Ciò che li congiunge è il concetto di atmosfera.  L'uomo vive immerso nell'aria che però è immateriale e impensabile. È in questo mezzo che si svolgono tutte le linee. L'atmosfera è un concetto chiave della scienza meteorologica, ma anche un concetto dell'estetica. Da un lato è natura e dell'altro umanità, materialità versus sensorialità, sfera cosmica versus sfera affettiva. ma l'una non può stare senza l’altra: "l'immersione nel mondo del tempo è una condizione della nostra esistenza." (146)
Bisogna fondere l'elemento cosmico e quello affettivo come accade nella percezione del cielo che si costituisce come manifestazione dell'atmosfera, somiglianza col concetto di aura di Benjamin. Come accade nel respiro e nel suono: riempie la linea di atmosfera oppure nel colore. Il colore da vita alle linee perché dà loro atmosfera appunto.
Qual è il ruolo dell'uomo nel contesto atmosferico? Anche l'uomo non va inteso come soggetto ma come verbo.Essere umano significa omificare, cioè tendere una linea. L'essere umano si fabbrica da sé facendo, e poiché la nascita è condizionata dalla presenza degli altri, gli esseri umani si coltivano a vicenda.
Formula dell'antropocene: crescere-nel-creare.
Dove creare significa creare personalità umane, non un processo intenzionale ma ciò che avviene attraverso le relazioni. Fare-nel-subire implica omificazione.
Noi viviamo non FRA ma INFRA, non tra ponti ma in una atmosfera. Riassumendo: Fra è uguale a intenzione, soggetto, agentività umana; infra è uguale a attenzione, verbo, fare-nel-subire, il subire è la vita sociale che ci accade.
"la vita delle linee è un processo di corrispondenza." (269)
Il concetto di corrispondenza offre uno strumento nuovo all'analisi delle società umane.


mercoledì 1 gennaio 2025

Francesco Remotti Prima lezione di antropologia 2000

 

Prima lezione di antropologia - Francesco Remotti - copertina

 Il testo nella prima parte lungi dal valere come semplice introduzione, pare piuttosto una meta riflessione sull'agire dell'antropologo contemporaneo rivolta prevalentemente ad altri antropologi. La tesi del libro in sé è molto semplice: esistono secondo Francesco Remotti molte antropologie diverse, cosa le accomuna? lo studio dell'uomo?

Tipologie, esempi: antropologia fisica o biologica, antropologia sociale, (etnologia),  antropologia culturale, paleoantropologia, antropologia giuridica, antropologia religiosa, ecc.

Si tratta in ogni caso di analisi dei confini di forme particolari di umanità senza pretesa di esaustività. L'analisi della natura umana punta all’unità, l'analisi delle culture alla molteplicità. È questa la strada che l’antropologia moderna deve seguire. La base è che l'uomo è un essere biologicamente incompleto e ha bisogno di dare forma alla propria umanità: e ciò avviene in quattro ambiti: 

- intellettuale, idee concetti categorie

- emotivo, emozioni, sentimenti 

- morale, valori, regole 

- estetico, criteri di bellezza.

"una società acquisisce un'identità, proprio in quanto elabora una sua forma di umanità " (52)

I sistemi totalitari sono quelli che cercano di imporre artificiosamente una forma di umanità. Ogni società, ogni forma di umanità, ha l’esigenza di confrontarsi con quelle vicine. La realizzazione di una forma di umanità comporta per conseguenza la formazione di scarti, di marginalità.

I rituali di passaggio, prove di iniziazione, sono pratiche antropoietiche cioè di formazione di umanità e al contempo di abbandono delle forme di umanità precedenti e inadeguate. 

La cultura è appunto un prendersi cura dell'uomo e anche la bellezza è una ricerca di umanità. L’uomo modifica in molti modi il proprio corpo alla ricerca di una forma umana nuova:

1 abbigliamento, monili calzature due lavaggi, raschiamenti, toilette

3 spalmare dipingere la superficie esterna del corpo, cosmesi, abbronzatura

4 modellare elementi organici, capelli, barba, depilazione, unghie

5 modifica delle masse muscolari: massaggi, elettrostimolazione, bodybuilding

6 modifiche dall'esterno della struttura ossea: teste allungate, colli allungati, piedi ridotti, compressione della cassa toracica

 7 modifiche irreversibili delle strutture ossee: limatura e avulsione dei denti

8 inserimento nel corpo di oggetti esterni: piattelli labiali e delle orecchie, anelli, piercing, lenti finte,  denti finti

9 penetrazione sottocutanea di sostanze coloranti, tatuaggi

10 tagli profondi, cicatrici, scarificazione

11 chirurgia degli organi genitali : circoncisione, infibulazione

12 chirurgia estetica moderna: nasi,seni, glutei, guance, labbra, orecchie …

13 tipi di alimentazione, diete

14 trattamento del cadavere.

 

La pluralità delle culture si oppone alla visione universalistica del Cristianesimo che si appella piuttosto a un fantomatico uomo naturale.