A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico
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mercoledì 26 febbraio 2025

Tim Ingold CORRISPONDENZE 2021

 



Tim Ingold, antropologo e filosofo, cerca di esaminare con sguardo fenomenologico la complessa struttura della relazione tra l'uomo e le cose. Le cose non sono distinte, "nulla è isolato" (7), "tutto filtra e nulla è chiuso in sè " (7). E dà vita così ad un testo frammentario che cerca di raccontare la relazione che tiene insieme tutte le cose del mondo e che l'autore chiama corrispondenze spaziando da un tema ad un altro molto liberamente.

Ogni cosa è la sua storia, la storia di come si differenzia continuamente, bisogna allora sostituire i sostantivi con i verbi. Il mondo è unico per l'uomo o per ogni altro essere o cosa e l'uomo non è il centro.

 Tra esseri umani e cose vi sono le corrispondenze, relazioni biunivoche, che hanno tre caratteristiche:

- ogni corrispondenza è un processo

- ogni corrispondenza è a finale aperto

- ogni corrispondenza è dialogica.

La conoscenza del mondo deve avvenire attraverso lo studio amatoriale che richiede rigore  (pratiche di cura e attenzione) e precisione (esattezza e capacità di flettersi in risposta ai movimenti degli altri), e produce teoria, non come un sapere astratto ma fondato sulle forze del mondo abitato. Teoria come "modo di abitare" (15)

Alcuni esempi di corrispondenze:

Dialogare con gli alberi.

Incontrare un masso.

Riflettere sul fascio di luce, (esplosione che si accende sia nell'occhio dell'osservatore sia sul mondo delle cose) e sul raggio di luce, (impulso energetico puntuale). Anche il buio può essere pensato in modi diversi, come ombra o come pece, vuoto di luce.

Un albero è solo metà della cosa, poi c'è il vento: non c'è albero senza vento così come non c'è corpo senza respiro. Ogni corpo è fatto di due metà: quella  avvolta nella pelle  e quella invisibile fatta da aria. Tutto ciò che esiste sta sulla terra e sotto il sole: gravitazione, illuminazione. Ogni corpo solido getta un'ombra.

Distingue il manufatto (potere dell'intelletto progettuale),  dal vegetale potere della crescita. Nel bosco domina il vegetale nella città il manufatto. La città è governata dalla ragione che si confronta  col mare che ne minaccia la dissoluzione. Camminare in collina. Ascendere in montagna. Navigare nel mare. Volare nel cielo, similitudine scrittura/volo. Una nave e un aereo si devono scontrare con il mezzo per penetrarlo mentre l'uccello il pesce si muovono con il mezzo, l'aria, l'acqua.

Il suono della neve che cade.

Il terreno come fondamento di ogni cosa. Erosione, eruzione, iscrizione: le forme della relazione tra terreno e atmosfera. Il principio di proprietà estende la proprietà del terreno al volume sovrastante, (“ad coelum”) quindi il terreno è un intermedio tra il cielo e il sotterraneo, spazi reali ma che non possono essere abitati.  L'arte di crearsi un riparo in un luogo impervio.

Lo spirito degli elementi, aria, acqua, fuoco, terra, metalli, termini non scientifici ma che restituiscono i materiali all'esperienza.

Il senso della pietra che diventa scultura.

La storia di un rocco del tempio di Selinunte e la trasformazione della materia pesante in scultura, la roccia, l'interno è massa, l'esterno è atmosfera, luce, calore del sole, eccetera.

Tema dell'estinzione.

Tema del vento e della sua conversazione con gli alberi, con la sabbia...

Il paesaggio, le sue linee, natura o immagine? la natura stessa delle linee come marcatore intermedi tra mondo materiale e mondo concettuale. Il rapporto tra linee e piega, gomitolo, riga, barratura.

La natura delle parole, della scrittura e della calligrafia

mercoledì 8 gennaio 2025

Tim Ingold, Siamo linee 2015


L'antropologo si fa filosofo e mostra la vicinanza delle due pratiche conoscitive quando si tratti di analizzare le forme dell'umano come si sono realizzate nelle società antiche e moderne. Qui Ingold raggiunge una vetta di astrattezza nel tentativo di mostrare, nella pratica, il grande mistero della relazione umana e della relazione tra l’uomo e l’universo. Provo a sintetizzare anche se può sembrare un po’ astruso.
Ingold contrappone alla metafora delle bolle tipica di Sloterdjik quella della linea: ogni essere vivente è un fascio di line    e.
In un mondo di bolle non potrebbe esserci vita sociale perché non c'è vita sociale che non sia un intreccio di linee, tutte le forme di vita sono  composte da una combinazione di linee e di bolle.
Bolle = volume, massa, densità, territorializzazione.
Linee = capacità di torcersi, flettersi, deterritorializzazione.
Per indicare il gruppo formato dalle bolle usa il termine assemblaggio, (per non dover ricorrere ai classici concetti dell'aggregato di individui distinti o la totalità in cui i singoli componenti si perdono), ma per quanto riguarda le linee, la socialità che si forma è piuttosto una polifonia in cui ogni singolo a turno riprende la melodia e introduce un nuovo tema, "il risultato non è un assemblaggio ma un rondò" (31-32).  Spencer: la società è un insieme di bolle
Durkheim: la società è un'unica grande bolla.
Mauss: l'uomo vive una realtà oceanica, come l’anemone o la piovra, dove ognuno deve attaccarsi agli altri, non fondersi, non aggregarsi  ma intrecciarsi.
Ciò che importa allora è la vita delle linee non il superorganismo che nasce dalla fusione, dal contatto come accade nella prospettiva sociologica.
Il legame tra le linee ha la natura del nodo e dell'intreccio, da cui nasce il cesto o il tessuto, "l'annodatura è il principio fondamentale della coerenza . " (43)
Il nodo in cui le forme stanno insieme. Di solito alla metafora del nodo si preferisce quella del  mattone, della catena o del contenitore. Se gli oggetti sono bolle, nomi "il mondo delle cose è un mondo di nodi " (47) allora c'è un mondo senza oggetti, ma solo accadimenti, verbi. L’annodatura avviene nei quattro domini:
- i flussi e i modelli di crescita dei materiali
- i movimenti e i gesti corporei
- la percezione sensoriale
- le relazioni umane.
  Durkheim: la società è un continuum senza cuciture.
Bisogna distinguere:
- stereotomia, l'arte di tagliare i solidi per assemblarli principio del cumulo, la gravità trattiene verso terra
- tettonica, arte della giuntura, carpenteria, principio del nodo, si alza o è sospeso nell'aria
Modello grattacielo: i componenti vengono calati dall'alto
Modello montagna: estrusione, si solleva dal basso, suolo.
L'uomo vive al suolo:
1 Il suolo è un campo di differenze, appare cioè infinitamente variegato
2 l'uomo percepisce il suolo cinesteticamente.
3 Il suolo è composito, cioè è formato di una varietà di materiali;
4 il suolo subisce una generazione continua.
Essere al suolo influisce sul modo della conoscenza:
- camminando si acquisisce conoscenza
- il camminatore racconta, conoscenza narrativa prima che descriva
- la mente del camminatore è la natura stessa nella sua varietà.
La lineologia è anche una meteorologia. Ciò che li congiunge è il concetto di atmosfera.  L'uomo vive immerso nell'aria che però è immateriale e impensabile. È in questo mezzo che si svolgono tutte le linee. L'atmosfera è un concetto chiave della scienza meteorologica, ma anche un concetto dell'estetica. Da un lato è natura e dell'altro umanità, materialità versus sensorialità, sfera cosmica versus sfera affettiva. ma l'una non può stare senza l’altra: "l'immersione nel mondo del tempo è una condizione della nostra esistenza." (146)
Bisogna fondere l'elemento cosmico e quello affettivo come accade nella percezione del cielo che si costituisce come manifestazione dell'atmosfera, somiglianza col concetto di aura di Benjamin. Come accade nel respiro e nel suono: riempie la linea di atmosfera oppure nel colore. Il colore da vita alle linee perché dà loro atmosfera appunto.
Qual è il ruolo dell'uomo nel contesto atmosferico? Anche l'uomo non va inteso come soggetto ma come verbo.Essere umano significa omificare, cioè tendere una linea. L'essere umano si fabbrica da sé facendo, e poiché la nascita è condizionata dalla presenza degli altri, gli esseri umani si coltivano a vicenda.
Formula dell'antropocene: crescere-nel-creare.
Dove creare significa creare personalità umane, non un processo intenzionale ma ciò che avviene attraverso le relazioni. Fare-nel-subire implica omificazione.
Noi viviamo non FRA ma INFRA, non tra ponti ma in una atmosfera. Riassumendo: Fra è uguale a intenzione, soggetto, agentività umana; infra è uguale a attenzione, verbo, fare-nel-subire, il subire è la vita sociale che ci accade.
"la vita delle linee è un processo di corrispondenza." (269)
Il concetto di corrispondenza offre uno strumento nuovo all'analisi delle società umane.