Tim Ingold, antropologo e filosofo, cerca di esaminare con sguardo fenomenologico la complessa struttura della relazione tra l'uomo e le cose. Le cose non sono distinte, "nulla è isolato" (7), "tutto filtra e nulla è chiuso in sè " (7). E dà vita così ad un testo frammentario che cerca di raccontare la relazione che tiene insieme tutte le cose del mondo e che l'autore chiama corrispondenze spaziando da un tema ad un altro molto liberamente.
Ogni cosa è la sua storia, la storia di come si differenzia continuamente, bisogna allora sostituire i sostantivi con i verbi. Il mondo è unico per l'uomo o per ogni altro essere o cosa e l'uomo non è il centro.
Tra esseri umani e cose vi sono le corrispondenze, relazioni biunivoche, che hanno tre caratteristiche:
- ogni corrispondenza è un processo
- ogni corrispondenza è a finale aperto
- ogni corrispondenza è dialogica.
La conoscenza del mondo deve avvenire attraverso lo studio amatoriale che richiede rigore (pratiche di cura e attenzione) e precisione (esattezza e capacità di flettersi in risposta ai movimenti degli altri), e produce teoria, non come un sapere astratto ma fondato sulle forze del mondo abitato. Teoria come "modo di abitare" (15)
Alcuni esempi di corrispondenze:
Dialogare con gli alberi.
Incontrare un masso.
Riflettere sul fascio di luce, (esplosione che si accende sia nell'occhio dell'osservatore sia sul mondo delle cose) e sul raggio di luce, (impulso energetico puntuale). Anche il buio può essere pensato in modi diversi, come ombra o come pece, vuoto di luce.
Un albero è solo metà della cosa, poi c'è il vento: non c'è albero senza vento così come non c'è corpo senza respiro. Ogni corpo è fatto di due metà: quella avvolta nella pelle e quella invisibile fatta da aria. Tutto ciò che esiste sta sulla terra e sotto il sole: gravitazione, illuminazione. Ogni corpo solido getta un'ombra.
Distingue il manufatto (potere dell'intelletto progettuale), dal vegetale potere della crescita. Nel bosco domina il vegetale nella città il manufatto. La città è governata dalla ragione che si confronta col mare che ne minaccia la dissoluzione. Camminare in collina. Ascendere in montagna. Navigare nel mare. Volare nel cielo, similitudine scrittura/volo. Una nave e un aereo si devono scontrare con il mezzo per penetrarlo mentre l'uccello il pesce si muovono con il mezzo, l'aria, l'acqua.
Il suono della neve che cade.
Il terreno come fondamento di ogni cosa. Erosione, eruzione, iscrizione: le forme della relazione tra terreno e atmosfera. Il principio di proprietà estende la proprietà del terreno al volume sovrastante, (“ad coelum”) quindi il terreno è un intermedio tra il cielo e il sotterraneo, spazi reali ma che non possono essere abitati. L'arte di crearsi un riparo in un luogo impervio.
Lo spirito degli elementi, aria, acqua, fuoco, terra, metalli, termini non scientifici ma che restituiscono i materiali all'esperienza.
Il senso della pietra che diventa scultura.
La storia di un rocco del tempio di Selinunte e la trasformazione della materia pesante in scultura, la roccia, l'interno è massa, l'esterno è atmosfera, luce, calore del sole, eccetera.
Tema dell'estinzione.
Tema del vento e della sua conversazione con gli alberi, con la sabbia...
Il paesaggio, le sue linee, natura o immagine? la natura stessa delle linee come marcatore intermedi tra mondo materiale e mondo concettuale. Il rapporto tra linee e piega, gomitolo, riga, barratura.
La natura delle parole, della scrittura e della calligrafia
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