L'autore comincia questa sua breve ma densa voce per l’Enciclopedia Treccani con una definizione di cultura: Complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale, spirituale di un popolo.
Alla radice vi sono le capacità di apprendere e di comunicare che non sono esclusivamente umane. Ci sono animali che usano strumenti, altri che apprendono un comportamento o dei simboli. Parte fondamentale del fenomeno culturale è la trasmissione: ha due fasi:
a) comunicazione di un'innovazione
b) accettazione
Vi sono quattro categorie di trasmissione:
1. da genitore a figlio (verticale, comune nell'uomo negli animali)
2. contatti con i coetanei e con gli estranei, epidemici, orizzontali
3. insegnamento scolastico, strutture di governo politico religiose. Forma: uno a molti
4. pressione del gruppo sociale. Forma: molti a uno.
Il mutamento culturale può essere: sincronico, cioè all'interno di gruppi o diacronico, cioè tra gruppi diversi, geograficamente, socialmente. C'è una analogia tra evoluzione biologica ed evoluzione culturale: il successo di una innovazione culturale deriva dal fatto che favorisce la sopravvivenza e la riproduzione, come l'evoluzione biologica (= fitness).
Spesso l'evoluzione culturale deriva da migrazioni fisiche.
Effetto del fondatore: variazione casuale delle frequenze di un carattere.
Non è sempre facile distinguere tra trasmissione genetica e culturale, esempio il Quoziente di intelligenza
L'essere umano è predisposto geneticamente alla cultura? Gli individui di una generazione trasmettono alla successiva i loro geni, la loro cultura ma anche le modificazioni introdotte dell'ambiente.
Pievani nella postazione: " siamo culturali per natura, e saremo sempre più naturali per via culturale. " (128)
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