Io sono il testimone delle mie idee. Non sono parte di una parte, non sono né -ista né -iano, non potrei esserlo, non per un semplice rifiuto istintivo dell'esser servile, ma prima ancora per una impossibilità materiale: non posso essere testimone di una testimonianza altrui. Non avrebbe senso.
Ma faccio tesoro di ogni testimonianza, da quelle più antiche a quelle più recenti, anche se è con queste che mi sento più affine. E propongo la mia, che magari non vale molto, ma qualcosa più di nulla, per il semplice motivo che essa è qui, aperta alla luce della scena, sottoposta all'attenzione degli altri.
Essere parte di una parte è il tipico atteggiamento della filosofia come disciplina accademica. La pratica filosofica nasce fuori dell'Accademia, e se pure un giorno dovese entrarci, non potrebbe comunque essere parte di una parte, perché questo è proprio ciò che non le appartiene.
La pratica filosofica è TESTIMONIANZA: sono appunto il testimone delle mie idee, e le testimonianze si espongono, si inseguono, si confrontano, si osservano, si studiano. La tua testimonianza potrebbe rendere più ricca e più vera la mia. Insieme, ognuna dalla propria prospettiva, possiamo testimoniare che la filosofia c'è, è qui, nella nostra vita quotidiana.
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