A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

lunedì 7 agosto 2023

Letture: Documanità di Maurizio Ferraris (2021)

 


Il saggio dal titolo Documanità di Maurizio Ferraris è, a mio parere, uno dei libri più importanti usciti negli ultimi anni. Sicuramente quello nel quale tutte le problematiche del Terzo Millennio e della società post-Covid, vengono effontate senza luoghi comuni e senza inutili retoriche. Con uno stile complesso ma al contempo una sottile vena d'ironia, Ferraris costruisce un saggio che nelle intenzioni vorrebbe essere un esempio di filosofia sistematica, un'opera-mondo nella quale trovare tutte le risposte. Non è facile dunque farne una rapida sintesi, posso però provare a indicarne alcuni punti salienti e stimolanti. 

Ferraris affronta il tema della rivoluzione documediale e del suo impatto sulla nostra società. Egli sostiene che è giunto il momento di smettere di pensare al futuro come una proiezione del passato e di abbracciare il nuovo ecosistema tecnologico in cui siamo immersi.

 Il concetto di "documanità" si riferisce alla trasformazione della nostra esistenza attraverso la documentazione e la condivisione di informazioni tramite i mezzi digitali. Ferraris esplora le implicazioni filosofiche e sociali di questa rivoluzione, analizzando come la documentazione e la digitalizzazione abbiano influenzato la nostra percezione del tempo, dello spazio e dell'identità. Il libro propone una riflessione sulla natura dei documenti, sia fisici che digitali, e sul loro ruolo nella costruzione della realtà e della memoria collettiva.
Ferraris invita il lettore a cogliere le tracce del futuro e a considerare i segni di progresso che emergono da questa rivoluzione documediale.

Il libro è diviso in quattro parti: parti nelle quali si affronta il tema di partenza sotto il profilo ontologico, tecnologico, epistemologico e teleologico. Nella prima parte tratta della rivoluzione documediale e della produzione di documenti come costituenti della realtà sociale e si indicano le tre dimensioni solidalmente strutturate della Biosfera (il mondo delle azioni umane) della Docusfera ( il mondo delle tracce) e della Infosfera (il mondo delle informazioni contenute nell Docusfera). Ferraris insiste molto in quella che definisce una vera e propria ricvoluzione copernicana, quando sottiolinera copme il mondo sociale si costituisca solo a partire dalla massa di documenti nei quali registriamo le nostre azioni. In questo senso all'origine c'è la Registrazione, noi registriamo tutto, ed è il solo modo che abbiamo per dare senso alle cose, alle azioni, alla storia ecc. All'origine della svolta attuale c'è il web con la sua infinita capacità di registrazione di dati ma anche la sua potenza nell'utilizzarli e ricavarne profitto. 

Ma che cos'è il web esattamente? Qui Ferraris ci porta ad un altro ribaltamnento ridspetto a ciò che di solito i filosofi contemporanei pensano della tecnica: sbagliano secondo Ferraris quando pensano o temono che le macchine possano signoreggiare gli uomini, perchè sono sempre e soltanto gli uomini che tiranneggiano altri uomini. Le macchine senza gli uomini non hanno senso, esse esistono solo perchè gli uomini hanno desideri da soddisfare. 

Fa poi opportunamente notare come noi tutti collaboriamo al lavoro del web nella misura in cui ogni nostro gesto o intenzione viene tracciata e profilata e costituisce dunque una straordinaria fonte di guadagno per qualcuno. 

La sua ipotesi è quella di tassare il plusvalore prodotto dal web con il nostro inconsapevole aiuto, per creare un webfare, una forma di aiuto a tutti coloro che restano esclusi dal mondo del lavoro per colpa delle macchine. 

Molte altre questioni sono affrontate, il ruolo nuovo delle merci, il superamento del tema dell'alienazione, il tema del supplemento, quello dell'interruzione ecc.Sono quattrocento pagine davvero molto ricche e molto stimolanti. Una lettura per filosofi, certo, ma è una lettura che fa bene allo spirito.



 

 

 

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