La nozione di “cultura” è difficile da definire perché “inseparabile dalle regole sociali che produce”, può comunque essere considerata “come un insieme di proposizioni e di rappresentazioni paragonabili ad altre” (16).
Superando l’etnocentrismo, ma anche il relativismo, con un atteggiamento comparatistico. L’etnologo andrà alla ricerca della filosofia sottostante le singole apparenze.
Augé distingue:
- antropologia del soggiorno (studiare una società)
- antropologia del percorso (studiare i cambiamenti di una società)
- antropologia dell’incontro (studiare “Le relazioni sociali in un dato ambiente considerato nel suo contesto” p.18).
L’antropologia dell’incontro si sviluppa nelle quattro dimensioni proprie dell’antropologia:
- la filiazione (iscrizione nel tempo)
- unione (iscrizione nel corpo sociale)
- generazione (solidarietà legata all’età)
- residenza (iscrizione nello spazio).
Il punto di vista dell’analisi applicata al mondo contemporaneo deve tener conto di un fatto decisivo: “Le accelerazioni tecnologiche del mondo contemporaneo modificano quotidianamente e incessantemente la nostra relazione con lo spazio e con il tempo.” (27) che sono la materia prima di ogni costruzione simbolica e di ogni impalcatura sociale.
L’uomo dà senso e ordine alla natura che lo circonda introducendo categorie simboliche (alto/basso, vicino/lontano, limite, incrocio, …oppure, per il tempo, passato/futuro, ritorno, ripetizione, inizio e fine…).
“La nozione di paesaggio dipende strettamente dalle concezioni del tempo e dello spazio che tentano di renderne conto.” (34)
L’evoluzione del mondo attuale quanto allo spazio si riassume in due parole: urbanizzazione e globalizzazione.
Bisogna osservare che le società umane sono sempre state caratterizzate dal movimento (migrazioni, spostamenti campagna/città, sud/nord, turismo, ecc.) di qui tutti i problemi legati ai processi di adattamento al nuovo spazio planetario in via di costituzione.
Ma siamo in un momento di crisi:
- crisi di coscienza planetaria (qual è il nostro posto nell’universo?)
- crisi di relazione (“nessun individuo può vivere isolato, tanto meno concepirsi isolato poiché la relazione con l’altro è essenziale alla definizione e alla percezione dell’identità individuale.” (71) )
- crisi di finalità (più la scienza progredisce più la gente si allontana da essa)
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