A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

mercoledì 26 marzo 2025

Timothy Morton, Noi, esseri ecologici, 2018

 

 


Filosofo inglese di impostazione analitica. Sostiene che non basta conoscere i fatti e i dati sulla questione ambientale. Bisogna cominciare a viverli. Distinguendo i dati dai “fattoidi”, cose che prendiamo per vere, verosimili, o gli iperoggetti (cose che avvengono in un grande lasso di tempo e di spazio es.: l’evoluzione, il  clima, la biosfera, il riscaldamento globale…).

L’autore appartiene esplicitamente alla corrente filosofica dell’Ontologia Orientata agli Oggetti, secondo la quale non si può accedere a nessuna cosa tutto in una volta. E che il pensiero non è l’unica modalità di accesso alle cose. Ma soprattutto cerca di superare l’antropocentrismo.

Tutte condizioni essenziali per un pensiero ecologico.

Il testo dimostra l’inutilità della filosofia analitica di fronte ai problemi reali. Traduce tutto in una questione di linguaggio o, come in questo caso, di ontologia degli oggetti. Ma alla fine di tanta argomentazione non fa altro che reiterare alcune banali osservazioni: che l’uomo è parte di un sistema complesso, che non basta conoscere i fatti, che l’uomo è un essere ecologico per natura.

 

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