Intende l’antropologia come lo studio delle relazioni fra gli uomini. E contrappone relativismo a etnocentrismo.
Sintetizza il relativismo con l’osservazione di Clifford Geertz secondo cui “I problemi essendo esistenziali sono universali, le soluzioni essendo umane sono diverse.”
Ecco un panorama dei temi di cui si occupa l’antropologia (cita il motto: il filosofo si occupa di Dio, lo psicologo dell’Io, l’antropologo dello zio, nel senso che parte sempre dai rapporti di parentela):
- il corpo e la sua trasformazione e rappresentazione
- le fasi della vita, nascere, morire, ammalarsi ecc.
- le pratiche legate alla nutrizione
- il linguaggio , oralità e scrittura
- le fasi dello scambio e del dono, la moneta, il consumo
- le reti di parentela
- l’assetto politico delle società, origine e trasformazione del potere
- il modo in cui ogni società immagina la propria identità (comunità, etnia, confini, comunità immaginate …)
- la tecnologia dei vari gruppi umani, saperi, tecniche
- l’abitazione nei vari gruppi umani
- il rapporto con il tempo e lo spazio
- le diverse espressioni artistiche
- il rapporto con la religione e il soprannaturale
In tutti questi campi i dati a disposizione dell’antropologo delineano la forma delle diverse culture (al plurale). Comparare le diverse culture alla ricerca di tratti comuni all’umanità è un possibile lavoro. Al fine di intrecciare un dialogo che non sia etnocentrico ma rispettoso delle diversità.
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