A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

giovedì 6 aprile 2023

Letture: Vittorino Andreoli, La gioia di vivere (2016)


 Vittorino Andreoli è un celebre psichiatra, ben noto al grande pubblico per le sue frequenti partecipazioni televisive. Questo, in generale, non me lo renderebbe molto simpatico, eppure devo riconoscere che questo lungo saggio, "La gioia di vivere. A piccoli passi verso la saggezza", seconda uscita della meritoria collana "Il senso della vita. Per una nuova ecologia dell'anima" in edicola con Repubblica, mi ha colpito e l'ho letto davvero con molto piacere. 

 Andreoli cerca, nel corso delle oltre 300 pagine del libro, di fare luce su un aspetto davvero complesso dell'esistenza umana: la distinzione tra due stili di vita, o meglio tra due visioni del mondo, quella che possiamo indicare come gioia di vivere e quella opposta che possiamo indicare come la fatica del vivere, o il male di vivere, insomma la visione tragica contrapposta a quella gioiosa. 

Ciò che stupisce è che Andreoli testimonia nettamente nella sua analisi a favore di un impianto filosofico. Egli infatti insiste in più punti sulla necessità di un approccio ibrido psicologico-filosofico che rinunci cioè alla rigida distinzione disciplinare che ha origine moderna perchè,  è la sua idea chiave, la filosofia è la sola che può modificare le visioni del mondo. 

 "Un'affermazione che pone la filosofìa entro una con­cezione «terapeutica» acquisendo in questo modo rife­rimenti che non hanno alcun legame con l'analisi del comportamento e con i criteri che ne stabiliscono la pa­tologia. Forse questa apertura potrebbe rivelarsi la chia­ve per entrare nell'area dei «disturbi della normalità», un campo che sta dilatandosi a macchia d'olio senza che il sapere delle psicologie e della psichiatria, e gli strumenti terapeutici da esse usati, riescano a coglierne appieno il significato."(p. 27)

A partire da questa tesi egli percorre con una cerrta sicurezza il terreno classico della psicologia ma anche quello della filosofia, mettendo in discussione concetti come coscienza, inconscio, mondo, salute, tempo fede, speranza, fragilità, paura, dono, pietas, maschile e femminile, regole, e cerca di promuovere una visione del mondo della gioia, intesa come esaltazione di un umanesimo che supera l'impianto individualistico e si nutre di solidarietà, comprensione, dedizione, armonia con la natura, con il mondo, con gli altri. 

Un obiettivo che, egli lo riconosce, non è affatto facile da raggiungere, ma questa ambizione, questa tensione può rappresentare certamente una energia positiva in grado di spingerci verso un mondo migliore.


 

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