A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

mercoledì 4 gennaio 2023

Immaginare il futuro: Cristina Pozzi – Andrea Dusi, After. Il mondo che ci attende


Cristina Pozzi – Andrea Dusi, After. Il mondo che ci attende  (2021)

Come possiamo leggere il futuro ora che le grandi ideologie non ci possono più aiutare? Gli autori indicano le possibili fonti di una scienza del tempo Futuro:

- i TREND => tendenze presenti n uno specifico settore in un contesto ordinario

- i MEGATREND => tendenze su ampia scala prodotto delle combinazione tra più fattori

- le WILD CARD => eventi poco probabili che possono avere un grande impatto (eruzioni, cure innovative, rivoluzioni…)

- i SEGNALI DEBOLI => segnali che di solito restano inosservati, rumore di fondo, ma che se visti sotto un’altra luce o connessi con altri possono dare vita a cambiamenti potenziali.

Il grande passaggio di paradigma è avvenuto all’inizio del XX secolo, quando si è passati infatti dal determinismo al probabilismo, e si è cominciato a parlare del dualismo dei paradigmi: quello relativistico per il mondo fisico degli oggetti e quello quantistico per il mondo subatomico.

La rivoluzione digitale si inserisce nella dimensione probabilistica.

La prevedibilità degli eventi secondo metafore: il Covid 19 è un cigno nero (=> evento altamente improbabile ma di grande impatto) o un rinoceronte grigio (minaccia altamente probabile e di grande impatto ma trascurata dall’osservatore)?

È chiaro che il Covid 19 appartiene più al modello del rinoceronte grigio: l’umanità ha già visto in passato altre epidemie, il tipo di virus è conosciuto, l’epidemia di Sars è l’antefatto, ecc.

Rinoceronte grigio è piuttosto il cambiamento climatico, il livello di debito delle nazioni, i mutamenti nel mondo del lavoro per via delle nuove tecnologie, la disoccupazione giovanile, le disparità sociali.

Molti eventi catastrofici dimostrano che in un mondo dominato dall’incertezza bisogna prepararsi a ogni eventualità.

Vi sono poi le meduse nere => piccoli eventi che possono avere impatto enorme per un effetto di escalation. Sono eventi difficili da prevedere, inseriti in un sistema delicatissimo (come le meduse sono inserite nel sistema marino, temperatura, acidità, correnti, ecc.).

 

Emerge la complessità dei contesti. Oggi viviamo in un contesto di tipologia VUCA (=> Volatilità – Incertezza – Complessità – Ambiguità) (termine di origine militare: indica il mondo dopo la Guerra Fredda).

Volatilità => eventi imprevisti e non definitivi

Il modello VUCA => incrocio tra il grado di precisione con cui possiamo prevedere gli effetti delle nostre azioni e la quantità di informazioni a disposizione.

Il quadro VUCA:

 

SO DI NON SAPERE

Complesso

=> pratiche emergenti

SO DI SAPERE

Complicato

=> buone pratiche

NON SO DI NON SAPERE

Caotico

=> nuove pratiche

NON SO DI SAPERE

Ovvio

=> migliori pratiche utilizzate in passato

 

In un mondo dominato dalla complessità è necessario un sistema di gestione adeguato.

 

Il Covid 19 come punto di crisi: come si ci si riprende da una crisi? Tre possibili uscite:

a) ripristino dello status quo ante

b) regressione o distruzione

c) elaborazione di nuove soluzioni (nuovi paradigmi)

 

Per approcciarsi allo sviluppo dopo la crisi abbiamo tre metodi:

- probabilistico  (classico, newtoniano, debole perché basato sui fenomeni passati)

- possibilistico   (aprire scenari, anche con l’uso della fantasia e della creatività)

- costruttivistico   (il futuro costruito giorno per giorno, segue la logica dell’adattamento degli organismi).

La pandemia ha dimostrato con chiarezza che l’umanità è legata da una Comunità di Destino, nel bene e nel male, ma la reazione è stata quella delle logiche individualistiche e nazionalistiche.

Mentre il nuovo paradigma dovrebbe essere quello del solidarismo (cfr. Morin) che è il più vantaggioso anche da un punto di vista evoluzionistico (=> sopravvivono le specie più in grado di collaborare in reti flessibili e quindi resilienti).

Quali saranno le conseguenze dell’epidemia di Covid 19 sul futuro?

Per natura, ci insegna la storia, tutte le pandemie sono divisive e traumatiche. In particolare quella da Covid 19 ha rimesso in discussione il futuro della globalizzazione, soppiantato da una tendenza al bipolarismo (Usa – Cina) e l’assenza di un Governance globale efficace.


 

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