A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

domenica 25 giugno 2023

Introduzione alla Consulenza Filosofica: riflessioni sulla nascita: Ricevere e guidare: il filosofo consulente

 
Il compito del genitore, per quanto sia complesso e necessiti di un continuo compenetrarsi di ricezione e guida, rimane un agire “naturale”.

In questo orizzonte è possibile un parallelo tra la cura genitoriale, che sostiene e fa crescere, e quella offerta dal filosofo consulente? Questo secondo tipo di cura per l’altro non è “naturale”, almeno per la maggior parte delle persone: prima di tutto per proporla bisogna sentirsi “filosofi” ovvero amanti della ricerca del sapere intesa non solo come storia delle idee ma come habitus, attitudine all’inesausta messa in questione dell’esistenza, innanzitutto la propria; in secondo luogo è necessario sentirsi “filosofi consulenti”, ovvero aver scelto di esercitare una pratica filosofica che comporti un particolare tipo di relazione con l’altro.

Da un lato la consulenza filosofica porta a ricevere l’altro nella sua unicità, accettando che sia per me “straniero”. D’altra parte c’è l’intenzione di accorciare questa distanza, lasciando che l’altro si manifesti, aprendoci nell’atto di riceverlo, atto che non può mai esaurirsi nel corso della relazione. Tuttavia, gradualmente, è necessario che a questa ricezione si affianchi l’intenzione di guidare, chi a noi si è rivolto. Ma guidare verso dove? A che scopo?

 

MARINA DA CANAL