L'infosfera è un
concetto filosofico introdotto da Luciano Floridi per descrivere l'ambiente
informativo che ci circonda, un ambiente in cui le informazioni sono pervasive
e influenzano profondamente la nostra vita. È l'insieme di tutti i documenti,
gli agenti e le operazioni che li riguardano.
Per comprendere
meglio, possiamo analizzare i tre componenti principali dell'infosfera secondo
Floridi:
Documenti: Questo termine si riferisce a qualsiasi tipo
di dato, informazione e conoscenza codificata e rappresentata in qualsiasi
formato semiotico. Include quindi non solo testi scritti, ma anche immagini,
video, suoni, dati digitali, e qualsiasi altra forma di rappresentazione
dell'informazione.
Agenti: Gli agenti sono tutti i sistemi capaci di
interagire con i documenti. Possono essere persone, organizzazioni, ma anche
sistemi software come motori di ricerca, algoritmi, o robot.
Operazioni: Le operazioni comprendono qualsiasi tipo di
azione, interazione e trasformazione che può essere eseguita da un agente su un
documento. Ad esempio, la ricerca di informazioni su internet, la modifica di
un testo, la condivisione di un'immagine sui social media sono tutte operazioni
che avvengono all'interno dell'infosfera.
L'infosfera non è
semplicemente la somma di internet e dei media tradizionali, ma un ambiente più
ampio che comprende sia lo spazio online che quello offline, arrivando a essere
considerato da alcuni quasi un sinonimo della realtà stessa. Come afferma
Floridi, "ciò che è reale è informazionale e ciò che è informazionale è
reale". Questo significa che la nostra esperienza del mondo è sempre più
mediata e influenzata dalle informazioni che circolano nell'infosfera.
Alcune caratteristiche
chiave dell'infosfera sono:
Pervasività: L'informazione è presente ovunque, sia online
che offline.
Interconnessione: Tutti gli elementi dell'infosfera sono
interconnessi tra loro, creando una rete complessa di relazioni.
Dinamicità: L'infosfera è in continua evoluzione, con
nuove informazioni che vengono create e diffuse costantemente.
Influenza sulla
realtà: L'infosfera influenza
profondamente la nostra percezione della realtà e le nostre azioni nel mondo.
In sintesi,
l'infosfera è l'ambiente in cui viviamo immersi, un ambiente caratterizzato
dalla presenza costante di informazioni che influenzano la nostra vita
quotidiana e la nostra comprensione del mondo.
L'attuale quarta rivoluzione, la rivoluzione digitale dopo
la rivoluzione copernicana, la rivoluzione
darwiniana, la rivoluzione freudiana, obbliga la filosofia a
ricominciare da zero, a riformattare il suo sapere. Dagli anni cinquanta
l'informatica e le tecnologie digitali ci obbligano a chiederci di nuovo
"chi siamo?". Domanda tipica della filosofia.
Lo scopo del libro è riflettere sulla filosofia stessa, cosa
che solo la filosofia può fare. La filosofia non è amore per le domande.
"La filosofia è passione per il sapere e il capire." (10) Per capire
bisogna porre le domande giuste ma quello che conta veramente sono le risposte!
Dunque fare filosofia è porre la domanda giusta al momento
giusto e dare risposte corrette anche se spiacevoli o impopolari.
"Sotto molti profili, abbiamo scoperto che non siamo
entità isolate, quanto piuttosto agenti informazionali interconnessi, che
condividono con altri agenti biologici e artefatti ingegneristici un ambiente
globale, costituito in ultima istanza da informazioni, che ho chiamato infosfera" (15)
La domanda filosofica
I filosofi distinguono:
- domande definitorie: che cos'è? vedi Socrate
- domande esistenziali: esiste...? c'è…?
Ma la domanda filosofica di solito dipende non solo dalla
forma ma dal contenuto, dall'ambito, dalla rilevanza. o meglio da una accorta
combinazione di morfologia, semantica, ambito, rilevanza. Tuttavia Floridi
propone una soluzione diversa: studiare la domanda filosofica dal punto di
vista delle risorse richieste per fornire la risposta. Da questo punto di vista
si possono distinguere tre tipi di domande:
- le domande che
richiedono risorse empiriche (Quanti invitati alla festa?)
- le domande che richiedono risorse logico-deduttive o
matematiche (vi sono sedie per tutti?) (conviene fare la festa di sabato?).
- le domande aperte che richiedono magari dati
empirici o logico deduttivi ma che non bastano mai.
Le domande filosofiche sono domande aperte: "Le domande
filosofiche sono domande a cui non si può rispondere in chiave empirica o
logico matematica per mezzo di osservazione o calcoli. Sono domande aperte, che
restano cioè in linea di principio aperte al disaccordo informato, razionale,
onesto, anche dopo che tutti i rilevanti calcoli, osservazioni sono stati posti
in essere e le risposte formulate" (26)
Le domande Filosofiche importanti sono quelle fondamentali (ma
non assolute) cioè in grado di generare molte altre domande aperte (Crocevia di
domande).
Le risorse per generare le risposte, poiché le risorse empiriche
e logico-deduttive non bastano, sono quelle noetiche: il retroterra culturale,
il linguaggio, le religioni, l'arte, le pratiche sociali, i ricordi del passato,
le aspettative per il futuro e l'intelligenza emotiva. Insomma il capitale
semantico.
"L'unico vero metodo in filosofia è pensare." (43) e aggiunge: "il
compito della filosofia non consiste nello scoprire o inventare soluzioni ma nel
disegnarle" (43)
Le risposte alle
domande filosofiche devono essere a un preciso livello di astrazione. In
conclusione allora si può dire che la filosofia non è un'aspirina concettuale,
né una superscienza, né la manicure del linguaggio, ma: "il suo metodo è il design concettuale, vale a dire l'arte di identificare e chiarire
le domande aperte e di disegnare, proporre e valutare risposte convincenti
chiarificatrici." (53)
La risposta filosofica
Ogni risposta filosofica è legata dunque a un determinato
livello di astrazione: il contesto, il sistema di riferimento
La filosofia come design concettuale.
I filosofi sono gli ingegneri delle idee. La tradizione
filosofica è stata dominata per secoli dalla divisione platonica di episteme e
techne ovvero l'utilizzatore e il costruttore. Una distinzione che oggi si sta
chiudendo per via della società dell'informazione, cioè dell'infosfera.
"La conoscenza non consiste nel ricevere un messaggio
dal mondo; essa concerne in primo luogo il modo in cui negoziamo la corretta
tipologia di comunicazione che tratteniamo con il mondo."(100)
"La conoscenza non descrive né prescrive come il mondo
sia, ma lo iscrive.” (101) Bisogna dunque parlare di una filosofia
costruzionista "perché la conoscenza sia possibile la mimesis deve essere
sostituita dalla poiesis." (109)
Oggi significa: la conoscenza come capacità di avere
l'informazione che le cose stanno in un certo modo. Il costruzionismo è appunto
l'idea che la conoscenza si acquisisce modellando l'informazione e questa è la
conoscenza orientata al costruttore; contro Platone che pensa all'utilizzatore
come colui che ne sa di più dell'oggetto. Le caratteristiche dei costruzionismo
sono tre:
1) minimalismo:
ogni problema filosofico può essere ridotto a domande inferiori più semplici,
da queste bisogna partire. Ha natura relazionale, esempio: l'informazione non è
solo nell'ambiente né solo nella mente ma sorge nella relazione tra ambiente e
menti.
2) metodo dei livelli
di astrazione: il problema filosofico deve essere inquadrato in un livello
di astrazione, (contesto, scopo) che definisce lo spazio del problema.
3) costruzionismo:
il problema filosofico stabilisce come elaborare il modello che porta la
soluzione dei problemi minimalisti che portano alla risposta cercata. Principio
del costruttore: "il principio della conoscenza: soltanto ciò che può
essere costruito può essere conosciuto." (119) Costruito almeno
concettualmente = Kantismo.
Tutte le grandi domande della filosofia oggi sono legate
alla tecnologia dell'informazione. Siamo la società dell'informazione. Dunque
serve una nuova filosofia dell'informazione: "la filosofia
dell'informazione può essere presentata come lo studio delle attività
informazionali che rendono possibili la costruzione di una concettualizzazione,
semantizzazione e, infine, la cura morale della realtà sia naturale sia
artificiale sia fisica sia antropologica. La filosofia dell'informazione
consente agli umanità di dare senso al mondo, di costruirlo
responsabilmente." (134)
L'uomo è unico perché è l'unico che dà senso alle cose e
produce un capitale semantico. Caratteristiche del capitale semantico:
-la coerenza
-è al di là della divisione tra filosofia analitica e
continentale
-è fuori di ogni metafisica assolutistica
-è aperto a un ragionevole disaccordo.