
Senza mai annoiare o diventare pedante, l'autrice ricostruisce caratteri, riassume testi, segue vicende biografiche con grande competenza, servendosi di una ricchissima bibliografia, e riuscendo nella diffficile impresa di essere chiara senza scadere nel superficiale.
Ciò che ne esce non è nè un quadro agiografico nè una anacronistica demolizione, è piuttosto la complessità di una straordinaria stagione culturale, dominata da personalità di primissimo livello, Sartre, De Beauvoir, Camus, Merleau-Ponty, ma anche Vian, Genet, Jaspers, Lévinas, Marcel, Lanzamann, Murdoch, Nizan, Patocka, Wright e innumerevoli altri, tutti coinvolti nel gioco della filosofia e dell'arte che provano a rimettere in questione l'esistenza stessa liberandosi della zavorra della tradizione e tentando di scrollarsi di dosso le incrostazioni di un mondo che stava finendo e che attraverso i disastri della guerra, della rivoluzione, delle lotte perr l'emancipazione, comincivava a sperimentare, ora timidamente ora grosssolanamente, i nuovi abiti di un mondo che allora si affacciava e che ora è il nostro.
Di sicuro alla fine della lettura di questo libro restra la consapevolezza che quelle esperienze stanno alle nostre spalle, non solo perchè noi le abbiamo superate, ma anche perchè è in esse che troviamo la radice, il fondamento, l'impulso del nostro stesso modo di approcciarci alla realtà, senza più Autorità, nè Obbedienze, senza Verità Assolute, ma ansiosi di fare luce sulla nostra vita nella convinzione che essa possa essere migli
ore. Per tutti.
Sarah Bekewell
Al caffé degi esistenzialisti. Libertà, Essere e cocktail
Fazi Editore 2016
€20,00
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