Ci sono momenti nella storia nei quali un complicato intrecciarsi di eventi e di cause, di tensioni e di intrecci, determina l'apparizione più o meno simultanea di un certo numero di personalità straordinarie. Così è stato certamente nella Repubblica di Weimar intorno agli anni '20. Wolfram Eilenbergerlo lo chiama Il tempo degli stregoni, e in questa straordinaria narrazione ricostruisce le vite parallele di quattro filosofi decisivi non solo per ii Novecento ma anche per lo stato attuale della discipina filosofica, Heidegger, Wittgenstein, Benjamin e Cassirer.
Ciò che stupisce è come l'autore riesca a far emergere con grande sapienza, dal percorso intellettuale e biografico di ognuno di essi, il movente esistenziale che sottende alle formulazioni filosofiche e come queste, da prospettive tralvolta coincidenti, altre volte discordanti, contribuiscano però alla elaborazione di un medesimo panorama, di una medesima pretesa: elaborare una forma di pensiero che possa in qualche modo essere trasposta nella vita. Ecco, l'autore ha saputo svelare il grande, e banale, segreto della filosofia, ciò che la distingue da ogni altra forma di sapere, ciò che spesso essa stessa tende ad occultare, e cioè questo inscindibile legame con l'esistenza reale.
L'intreccio delle biografie e delle riflessioni si costituisce intorno ad una domanda che sorge prepotente nell'uomo uscito dalla prima guerra totale della storia umana, la domanda che riguarda l'uomo stesso, la sua natura,il suo destino. Le risposte possono essere diverse ma i temi sono gli stessi, appunto l'uomo, la vita, la conoscenza, il linguaggio, il tempo, il mito.
Da questo momento sulla scia di questi quattro giganti la questione è posta, e l'orizzonte del lavoro filosofico è aperto. Un orizzonte ancora oggi certamente non definito, è da esso infatti che nasce anche l'esperienza attuale delle pratiche filosofiche, cioè appunto il tentativo di riportare esplicitamente la filosofia alla vita, sottraendola alla cecità di un lavoro astratto, avulso dalle cose della vita.
Al contempo, tuttavia, una attenta lettura di questo splendido libro dovrebbe farci ricordare che ogni "pratica" della filosofia non può che nascere dallo studio, dalla riflessione, dall'analisi di opere come quelle prodotte da simili autori, opere spesso non facili, se non addirittura ostiche in qualche caso, ma è uno sforzo necessario se vogliamo uscire dallo stato di insipienza, da una condizione di minorità del pensiero che porta inesorabile alla servitù degli uomini.
Wolfram Eilenberger
Il tempo degli stregoni. 1919-1929 Le vite straordinarie di quattro filosofi e l'ultima rivoluzione del pensiero
Milano, Feltrinelli, 2018
pp. 405, € 25,00
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