A cura di Stefano Zampieri - Consulente Filosofico

mercoledì 3 luglio 2024

Letture: Aldo Leopold, Pensare come una montagna (1949)

Pensare come una montagna. A sand county almanac - Aldo Leopold - copertina 

Aldo Leopold, Pensare come una montagna (1949)

  Ammirazione, senso di meraviglia, stupore, un amore infinito per tutto il mondo naturale, e questo atteggiamento del caratterizza tutta l'opera di Aldo Leopold, un atteggiamento estetico o prima che morale. Lo si deduce molto chiaramente dalla sua opera principale: Pensare come una montagna (titolo originale A Sand County Almanac) del 1949 oggi edita da Piano B Editore con una prefazione di Paolo Cognetti.

 Suoni, canti, movimenti, la vita del bosco, della pianura, della palude; il chiacchierare dei pini, il susseguirsi delle stagioni e il ritorno degli animali, l'epopea della gru, delle anatre, delle oche, dei piccioni, la vita degli alberi, il canto del fiume. Nella autobiografia ragionata di Aldo Leopold troviamo tutto questo in base ad una tesi molto chiara ed esplicita: l'uomo ha annientato la natura selvaggia. lo sfruttamento di massa delle aree naturali ha cancellato la caratteristica di solitudine che ad essa spettava.

"La scienza ecologica ha cambiato il modo in cui noi guardiamo la natura "(197),  e così il progresso non è nello sfruttamento delle aree incontaminate ma nella nostra sensibilità nei confronti della natura e nella nostra capacità di percepirne la solitudine costitutiva. In questo modo si può riscoprire il valore della natura, ma legata, precisa Leopold a tre tipi di valore:

- ha valore un'esperienza che ci riporta alle radici della nostra storia nazionale

- ha valore ogni esperienza che ci ricordi la nostra dipendenza dalla catena alimentare parentesi suolo-pianta-animale-uomo.

- ha valore ogni esperienza in cui siano presenti quelle restrizioni etiche che rientrano nell'etichetta "spirito sportivo", si pensi alla caccia: incrementare l'abilità non gli strumenti, non sprecare la carne, ecc.

La natura selvaggia incontaminata rappresenta il miglior laboratorio per studiare la salute della terra perché nella natura selvaggia vi è un perfetto equilibrio tra fauna flora e terreno.

 

La questione etica

La questione etica nasce quando si passa dal "Tutti contro tutti" a una qualche forma di Cooperazione, in questo  senso l'etica "dal punto di vista filosofico, è la differenziazione di una condotta sociale da una condotta antisociale" (229)

La politica e l'economia sono forme di simbiosi, meccanismi di Cooperazione. Il decalogo biblico è una forma primitiva di etica ancora legata ai rapporti fra i singoli, il principio "Non fare agli altri... "estende l'etica dal singolo alla società.

Ma manca ancora oggi un'etica ecologica: "non c'è ancora un'etica che si occupi della relazione dell'uomo con la terra e, e con gli animali e le piante che vivono su di essa. "(229)

La terra è considerata come una proprietà di cui si può disporre liberamente mentre un atteggiamento etico spinge alla Cooperazione. L'etica della terra allarga la comunità per includere suolo, animali, piante.. "un'etica della terra cambia il ruolo dell'Homo Sapiens da conquistatore della terra a suo semplice membro e cittadino. Implica rispetto per gli altri membri e per la stessa comunità in quanto tale." (231)

La difficoltà di un'etica della terra nasce dal fatto che solo una piccola parte dei membri della comunità terrestre (per esempio animali e piante) ha un valore economico, pur essendo tutti necessari all'equilibrio dei sistemi vitali. La salute della terra è nella sua capacità di auto-rinnovarsi Tutelare l'ambiente significa riconoscere e tutelare questa capacità appunto, la terra non può essere considerata solo come suolo ma bensì come Biota.

 

 

 

 

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